Dic 112011

Suona la sveglia, sono le 8:00, me lo dice il mio smartphone dritto sul suo dock.
E’ lunedì 13 Dicembre 2010, pare chiaro dal display che mi trovo a Roma ad una temperatura di 13°C, che la notte ha visto la sua minima a 11° e l’icona segna che fuori è sereno/variabile.
Mi alzo tutto ‘mbriaco di sonno e con passo intontito vado in cucina, il caffè è già pronto me lo ha preparato la macchinetta elettrica temporizzata, si sente l’odore, è un buon risveglio.
Preparo la tazza e mi metto seduto, c’è l’iPaper (il mio tablet) che consulto per leggere le notizie del giorno su Repubblica… solite cose; mi butto sulle notizie tecnologiche che qualcosa di nuovo ce l’hanno sempre.
Rispondo ad post su Facebook e leggo le mail arrivate nella notte, solo notifiche. La lettura continua al bagno, luogo in cui l’iPaper è stato battezzato per il suo nome; e dove da il meglio di se 🙂

Cazzo, s’è fatto tardi, mi devo sbrigare, sto coso mi assorbe troppo tempo, lo lascio nel bagno e via di corsa a vestirmi e catapultarmi fuori di casa con la borsa porta computer e le cuffiette alle orecchie che, collegate allo smartphone, mi permettono di ascoltare la mia musica collegandosi direttamente al mio archivio di casa.
Mi avvicino alla macchina che si apre automaticamente grazie al sensore di prossimità che ho in tasca, entro e premo semplicemente il pulsante di avvio motore senza neanche usare le chiavi.
Lo smartphone si collega alla macchina via bluethooth e continua a riprodurmi il brano che stavo ascoltando direttamente dalle casse dell’auto.

Partiamo, avvio il navigatore, anche se devo andare al solito posto di lavoro, e conosco la strada, serve per sapere se c’è traffico; infatti… c’è un incidente, ricalcola percorso alternativo, bene, sarò in ufficio tra 20 minuti.
Nel frattempo sentiamo un po’ di radio, ops è in arrivo una chiamata, il display dell’auto mi mostra il nome e la foto di chi mi sta chiamando, il viva voce parte, è un caro amico che non vedo da tempo che mi ha visto su latitude e si è accorto che sono 3 macchine dietro di lui, ci fermiamo al bar per salutarci; ok.
Due chiacchiere veloci che si deve andare a lavorare, baci a presto.

Arrivo in ufficio, lo smartphone si accorge che sono nella rete wireless e collega il client VoIp al numero geografico cosicché chi mi chiama allo 06-******* può trovarmi.
Perdo 10 minuti per le mie cose prima di mettermi a lavorare, mi collego alla rete di casa e metto a scaricare quel film che mi hanno consigliato di vedere.
Tramite computer aggiungo un impegno sul calendario per questa sera alle 18:45 mi devo ricordare di chiamare mia madre. Il calendario si sincronizzerà da solo con il calendario di Google.
Ed ora concentrazione, si lavora.

Dopo 5 ore ed un pasto caldo mi arriva una mail di notifica dalla webcam di casa con allegato un fotogramma; è la donna delle pulizie che è entrata e sono precisamente le 15:00 ed il mio sistema ha rilevato un movimento e me l’ha notificato, niente di anomalo.
Mi chiamano al numero VoIp e mi dicono che gli serve manadarmi un fax per un contratto, “Ok, me lo invii tra 5 minuti a questo stesso numero, troverà il fax a rispondere”. Chiusa la chiamata inoltro il Voip verso il Fax di casa.

La giornata lavorativa va avanti, ma sono le 18:30 è ora di ritirarsi e via in macchina.
C’è traffico di rientro dagli uffici….sono le 18:45 mi arriva la notifica via SMS da Google che mi ricorda di chiamare mia madre,  “Chiama Mamma cellulare”, il comando vocale funziona; “Ciao Ma…..”.
Finita la telefonata mi arriva una mail, “Ah” è il serverino di casa che mi avverte che ha finito di scaricare il film, perfetto.
Al semaforo ne approfitto per vedere su Latitude la mia dolce metà dove si trova, ah sta a 5 minuti da casa, arriverà prima di me allora la chiamo per dirle di comprare il latte.

Arrivo sotto casa, parcheggio esco e vado via, tanto la macchina si chiude da sola. Incrocio la donna delle pulizie che esce.
Il tempo per salire lo impiego anche per mandare dal cellulare il comando per avviare la musica in casa. Entro in casa, c’è un buon odore di pulito ed una musica soft che suona.

Entro in camera e trovo il fax sulla stampante di rete, accendo il portatile e mi spoglio.
Il portatile si accorge di essere nella rete di casa e comincia a fare il backup automaticamente verso il server multimediale presente in rete locale. Ha una time machine, che mi permette in qualsiasi momento, di recuperare un file viaggiando indietro nella storia del mio portatile e dei files contenuti.

Preparo la cena, mangio e mi metto sul divano. Il televisore avanti a me è collegato con la rete di casa, posso vedere tutti i files multimediali (foto, video e musica) archiviati nel server multimediale. Tra l’altro c’è il film che ho scaricato, è in Full HD e lo posso mandare in play comodamente dal divano.

Finita la proiezione, bel film… ora me ne posso andare a letto, magari prima di mettermi a dormire mi leggo a letto qualche pagina dell’ eBook che ho comprato e che ho sull’iPaper, è la biografia di Steve Jobs.

Buona Notte, posso addormentarmi tranquillo che tanto alle 2:00 il server di backup, che ha l’accensione temporizzata, si accenderà e farà il backup dei files di lavoro presenti sul server in Svizzera. Finito il backup si spegnerà da solo, di solito intorno alle 2:30.

Questo è il racconto di una normale giornata di fine 2010 realizzata usando strumenti dal costo non eccessivo, presenti sul mercato già da diversi anni. Nulla di nuovo quindi, una tecnologia già passata, il futuro che ci immaginavamo 10 anni fa è già quì.
A questo racconto, nel presente, possiamo aggiungere le interazioni vocali, ma per il resto è tutto abbastanza simile.
Cosa possiamo pensare possa essere il futuro ?

Liberando la nostra immaginazione, cosa possiamo aspettarci ?

Il 2012 sarà l’anno delle interazioni vocali, degli assistenti virtuali, delle gesture e delle Smart Tv, ma in realtà tutte cose già esistenti, ne aumenterà solo la diffusione; subito dopo entreranno in gioco le auto e le autoradio, ma questo è il futuro più prossimo e quasi si fa bene a pensarlo presente per cercare di proiettarsi in avanti e seguire il tempo che scorre sempre più veloce.

Per me il futuro è semantico, ed è a 1 o 2 lustri da noi, dalla semantica deriverà l’interpretazione e la cognizione e quindi l’intelligenza artificiale che avanzerà di pari passo alla robotica, e, nel giro di 10-15 anni, ci troveremo ad avere quello che osavamo solo fantasticare, speriamo di non snaturarci troppo.

 

P.S. I fatti raccontati non sono tutti reali, ma le tecnologie sono tutte esistenti già nel 2010.

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